17 aprile 2020

Amicizia in scatola

Cronache dal mondo dentro.
Dicono che sarà lunga e che per un tempo imprecisato usciremo ancora mascherati, quindi la nuova frontiera dell’outfit è il copri mascherina. Io lo avevo già notato nei giorni scorsi quando, in fila per la spesa o a spasso con i cani, ogni venti tristi mascherine incrociate ne beccavo qualcuna stilosa da farmi invidia. E così mi sono attrezzata e oggi mi sono arrivati i copri mascherina super trendy che avevo ordinato. Ora avrò le unghie a pezzi, i capelli che Maga Magò sembra appena uscita dal salone di Aldo Coppola ma almeno qualcuno si girerà a guardare la mia mascherina indossata con la stessa nonchalance di una modella di Dior mentre farò la muffa in fila per entrare al supermercato sul marciapiede appoggiata al carrellino, che fino a un mese fa rappresentava per me lo status symbol della casalinga pensionata over 70.
Ma il regalo più bello di oggi lo ha ricevuto Elena. E non per il regalo in sé, ma per tutto quello che rappresenta. Glielo ha consegnato oggi il super papà della sua amica del cuore, anzi non solo del cuore ma anche del cervello, dello stomaco, della pelle, di tutto. E no, prima che vi scateniate, non abbiamo violato nessun dpcm, semplicemente il nostro amico ha ripreso a lavorare oggi e il nostro portone era sul suo tragitto. Mascherine e distanze rispettate, ma che bello rivedersi anche solo per due minuti. Dal vivo intendo, ché di videochiamate ora iniziamo un po’ ad averne le palle piene. Anche se ringraziamo di averle perché pur sacrificati ancora riusciamo a stare insieme fingendo di essere vicini e apprezzando qualcosa che forse davamo per scontato, la presenza affettiva.
Insomma, Emma è riuscita a fare arrivare ad Elena il regalo di compleanno fermo da febbraio dentro il suo armadio. E che regalo! Una scatola che scoppia letteralmente di amore, attenzione, amicizia, legame, vita. Una scatola piena di “mondo prima” in cui insieme voleva dire abbracciate, mano nella mano, una accanto all’altra. Un regalo aperto in videochat, ovviamente, perché nessuna voleva perdersi l’emozione e nessun lockdown può permettersi di rubare le emozioni.
Una cosa tira l’altra e alla fine in videochiamata oltre a Emma ed Elena siamo arrivate anche io e Chiara e Ale…e improvvisamente, anche lontane, insieme era insieme. A ridere, a sentire quanto ci mancano gli abbracci e soprattutto a programmare la prima uscita dopo tutto questo. Perché usciremo, con delle mascherine bellissime, ma ne usciremo.

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